
Tra le principali minacce alla sicurezza previste per il 2017 c’è una nuova forma di ransomware, già definita Ransomware of Things, che colpisce la rete domestica e tutti i dispositivi connessi, tra cui elettrodomestici e sistemi interni collegati in rete.
Quest’anno invece la minaccia principale alla cyber security è stata quella perpetrata dai ransomware, veri e propri software malevoli creati da hacker per rubare e bloccare i dati di privati e aziende e che potrebbero essere sbloccati (forse) in seguito al pagamento di un riscatto. Solamente in Italia nel 2016 i ransomware hanno colpito fino al 40% dei computer veicolati, provocando danni enormi ai dati di migliaia di imprese e privati.
Così come i dispositivi Internet of Things connettono le apparecchiature di nuova generazione alla rete, i Ransomware of Things ne sfruttano le vulnerabilità e ne prendono il controllo. Spesso infatti questi nuovi dispositivi hanno protocolli di sicurezza al di sotto degli standard consigliati, spesso protetti da password comuni o deboli, come il semplice “admin” almeno il 15% dei router domestici. A pensarci bene quanti di noi hanno in casa console per videogiochi, telecamere, impianti audio e video connessi a internet?
L’utilizzo di password complesse è sempre la soluzione migliore per la protezione dei nostri dispositivi, mentre le case produttrici studiano metodi sempre più efficaci per far fronte ai continui attacchi e alle minacce informatiche sempre in aumento.